Shopping 2025: come cambiano i consumatori italiani e cosa devono fare i brand

Scopri le nuove abitudini di acquisto in Italia nel 2025 e come Tidycode può aiutare il tuo brand a crescere nel panorama digitale.

Shopping 2025: come cambiano i consumatori italiani e cosa devono fare i brand

Il 2025 segna un punto di svolta per il retail italiano.

Secondo il report “The State of Shopping 2025” di ShopFully, le abitudini di acquisto stanno cambiando in maniera radicale, guidate da una maggiore attenzione alle promozioni, dall’integrazione crescente della tecnologia nel processo decisionale e da un nuovo equilibrio tra online e offline.

I consumatori si muovono in modo fluido tra più canali, utilizzano strumenti digitali per informarsi prima dell’acquisto e si aspettano un’esperienza sempre più personalizzata, immediata e gratificante.

In questo contesto dinamico, i brand devono rivedere le proprie strategie per rimanere competitivi. La sfida è duplice: rispondere in tempo reale ai nuovi comportamenti dei clienti e utilizzare tecnologie avanzate per offrire esperienze rilevanti su ogni punto di contatto.

In questo articolo analizzeremo i principali trend del commercio al dettaglio in Italia nel 2025, offrendo consigli pratici per adattare il proprio business al nuovo scenario.

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Promozioni al centro delle decisioni d’acquisto​

Secondo i dati di ShopFully, il 98% dei consumatori italiani considera le promozioni un elemento fondamentale per decidere cosa acquistare.

Questo dato è superiore alla media europea e riflette una cultura profondamente radicata nel valore e nel risparmio. Non solo: il 55% degli utenti dichiara di dedicare oggi più tempo alla ricerca di offerte rispetto all’anno precedente, a testimonianza di una crescente sensibilità al prezzo in un contesto economico ancora incerto.

Le aziende devono quindi investire in tecnologie e strategie che permettano di comunicare le promozioni in modo efficace, su tutti i canali. Le soluzioni di geolocalizzazione, ad esempio, possono mostrare offerte specifiche per punto vendita, mentre le integrazioni tra app mobile e CRM consentono di personalizzare i messaggi in base allo storico d’acquisto dell’utente.

Le promozioni, però, devono essere anche intelligenti: l’eccesso di sconti rischia di danneggiare la percezione del brand se non supportato da una logica data-driven. Qui entrano in gioco strumenti di marketing automation e sistemi predittivi che aiutano a capire quando e come proporre l’offerta giusta, al cliente giusto.

Tecnologia e shopping: un binomio in crescita

Il report evidenzia come il 27% dei consumatori italiani sia pronto a integrare nuove tecnologie nel proprio processo di acquisto, e che un 17% già lo fa attivamente. Le tecnologie più apprezzate includono il self-checkout in-store, gli assistenti virtuali basati su intelligenza artificiale, le esperienze immersive di realtà aumentata (AR) e virtuale (VR), e l’integrazione di funzionalità smart nei punti vendita fisici.

Questo trend rappresenta una straordinaria opportunità per i brand che vogliono migliorare l’esperienza cliente e differenziarsi dalla concorrenza. Implementare un assistente AI su un eCommerce, ad esempio, consente non solo di rispondere alle domande frequenti, ma anche di guidare l’utente all’acquisto attraverso suggerimenti personalizzati.

La realtà aumentata, invece, può trasformare il modo in cui vengono presentati i prodotti: dai camerini virtuali alla possibilità di visualizzare un oggetto nell’ambiente domestico, l’AR è una tecnologia destinata a rivoluzionare il retail. Per rendere operativi questi strumenti, le aziende devono adottare una logica omnicanale e disporre di una solida infrastruttura API-first, in grado di integrare sistemi di front-end (eCommerce, app, kiosk digitali) con strumenti di back-end (CRM, PIM, ERP).

Il ruolo dei touchpoint digitali nel comportamento d’acquisto

Una delle evidenze più forti emerse dal report di ShopFully è che la maggior parte degli acquirenti viene influenzata dai touchpoint digitali anche quando compie acquisti in negozio fisico. Questo significa che il percorso d’acquisto è oggi più che mai ibrido: si cerca online e si compra offline, oppure viceversa.

Per un brand, è fondamentale essere presenti in modo coerente e strategico su tutti i canali digitali — motori di ricerca, social media, marketplace, app, newsletter — per catturare l’attenzione del consumatore nel momento in cui sta valutando un acquisto.

Non basta avere un sito aggiornato: è necessario creare una rete di contenuti e strumenti che accompagnino l’utente lungo tutto il funnel, dal primo interesse alla conversione. A questo scopo, soluzioni come Google Shopping, le schede prodotto ottimizzate per SEO, le integrazioni con piattaforme di marketing automation (es. Klaviyo, HubSpot), e l’adozione di sistemi headless con CMS decoupled, rappresentano un vantaggio competitivo rilevante.

Il punto chiave è costruire un ecosistema digitale fluido, in cui ogni touchpoint parli con gli altri, e in cui i dati vengano raccolti, analizzati e sfruttati per migliorare continuamente la customer experience.

Strategie per i brand nel 2025

Per affrontare con successo i cambiamenti descritti, i brand devono adottare una mentalità flessibile, aperta all’innovazione e orientata ai dati.

La prima mossa consiste nel costruire una strategia omnicanale integrata: ogni canale deve dialogare con gli altri e contribuire a un’esperienza coerente per il cliente. Questo significa, ad esempio, che un utente che salva un prodotto sul sito deve poterlo ritrovare nel carrello dell’app mobile o ricevere un reminder personalizzato via email.

La seconda mossa è investire in tecnologie avanzate: sistemi CRM evoluti, motori di raccomandazione basati su AI, piattaforme headless per un controllo completo del front-end, e soluzioni per la gestione del catalogo PIM che garantiscano dati consistenti ovunque.

Infine, è fondamentale mettere al centro l’utente: ogni decisione, dal design alla logica promozionale, deve partire dall’analisi del comportamento del cliente. Gli strumenti di analisi dati (GA4, Looker Studio, Hotjar) diventano quindi imprescindibili per monitorare performance e scoprire opportunità di ottimizzazione.

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Strategie e innovazione nei programmi di fidelizzazione clienti

Nel contesto del retail moderno, l’innovazione tecnologica non è più un’opzione, ma una necessità.

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