Come riconoscere e gestire il traffico Bot in un eCommerce
Scopri come identificare e gestire il traffico bot nel tuo eCommerce per mantenere dati affidabili e migliorare le performance del sito.

Nel panorama digitale odierno, il traffico bot rappresenta una sfida crescente per gli eCommerce. Questi visitatori non umani possono distorcere le metriche di analisi, compromettere le performance del sito e influenzare negativamente le decisioni basate sui dati. Comprendere come identificare e gestire efficacemente il traffico bot è fondamentale per mantenere l’integrità dei dati e garantire un’esperienza utente ottimale.

Cos’è il traffico bot?
Con personalizzazione intelligente si intende la capacità di un sistema digitale di adattare contenuti, offerte e interfacce in tempo reale sulla base del Il traffico bot si riferisce a visite generate da programmi automatizzati, noti come bot, che interagiscono con il sito web senza intervento umano.
Questi bot possono avere scopi diversi:
- Bot legittimi: come i crawler dei motori di ricerca, che indicizzano i contenuti del sito.
- Bot dannosi: come scraper non autorizzati, click fraud e altri strumenti utilizzati per attività fraudolente o concorrenziali.
I bot dannosi possono distorcere le metriche di traffico, sovraccaricare il server e compromettere l’esperienza utente.
Perché il traffico bot è visibile su GA4?
Google Analytics 4 (GA4) implementa filtri automatici per escludere il traffico bot. Tuttavia, alcuni bot avanzati riescono a eludere questi filtri, simulando comportamenti umani. Pertanto, è essenziale monitorare costantemente i dati e applicare filtri personalizzati per identificare e rimuovere il traffico non veritiero.
Segnali distintivi del traffico bot
Per individuare il traffico bot, è utile analizzare specifiche metriche:
- Transactions & Revenue: assenza di transazioni o entrate associate a determinati segmenti di traffico.
- Traffico Direct: picchi improvvisi e inspiegabili possono indicare attività bot.
- Risoluzioni schermo insolite: i bot spesso utilizzano risoluzioni non standard.
- Provenienza geografica anomala: traffico da paesi o regioni non correlati al target di mercato.
- Engagement Time & Bounce Rate: tempi di coinvolgimento molto bassi e tassi di rimbalzo elevati.
Come gestire il traffico bot su GA4
Per affrontare efficacemente il traffico bot su GA4, si possono adottare le seguenti strategie:
- Filtri con condizioni: escludere specifici pattern di traffico noti per essere generati da bot.
- Filtraggio degli IP: identificare e bloccare indirizzi IP sospetti, soprattutto se si dispone di una property server-side collegata a BigQuery.
- Alert automatici: configurare notifiche per rilevare aumenti anomali di traffico diretto, risoluzioni schermo insolite o provenienza da fonti inusuali.
Tecnologie e strumenti per la gestione del traffico bot
Oltre alle funzionalità di GA4, esistono strumenti avanzati per la gestione del traffico bot:
- Akamai Bot Manager: offre strumenti per rilevare e bloccare attività bot dannose, distinguendo tra bot legittimi e malevoli.
- Google reCAPTCHA avanzato: aiuta a differenziare tra utenti umani e bot, riducendo il traffico falso e preservando l’integrità dei dati.

Gestire il traffico bot è essenziale per garantire l’affidabilità dei dati e la sicurezza del proprio eCommerce. Implementando strategie di monitoraggio e strumenti avanzati, è possibile identificare e mitigare efficacemente le attività bot, proteggendo il sito e migliorando l’esperienza utente.